6/11/1994 – 6/11/2021
– Nonna! Nonna! guarda, vieni a vedere
– Cosa c’è Paolo?
– Guarda Come Piove! Bellissimo!
– Come bellissimo?
– C’è tutta l’acqua ai bordi delle strade, ogni tanto qualche macchina gli passa sopra.
– Non dirlo neanche per scherzo, eh, “bellissimo”.
– Perché?
– Perché se viene giù troppa acqua, poi viene l’alluvione! Acqua per le strade, nelle case… succedono delle cose brutte, sai Paolo.
“Ricordo benissimo quella sera del ‘94, quel sabato notte drammatico. Andai a dormire dai nonni a poca distanza da casa, ma quella notte la passammo tutta sul balcone con le torce in mano, a parlare con i vicini e ascoltare le indicazioni dei Vigili del Fuoco che passavano col gommone in corso Bra. Niente telefoni, niente luce, niente gas. Solo tanta acqua e un grande odore di fango, quello sì. Si sentivano delle urla provenire da chissà dove, ma non si poteva fare nulla. Mio nonno, con voce stentorea, chiamava dal balcone i miei genitori per capire com’era la situazione, se stavano tutti bene, a che livello era arrivata l’acqua: “Rita! Pierangelo! Rita! Pierangelo!”.
Tutta Alba era coinvolta. La guerra era tornata e aveva un nome: si chiamava alluvione del ’94.”
Dallo spettacolo “LO STRAORDINARIO”