Calendario eventi

Camminare il piemontese

Data: 23 Settembre 2023
Ora: 15.30
Luogo: La Morra (cn)
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Una camminata narrativa che spazia tra momenti umoristici e altri più emotivi, attraverso l’esilarante aneddotica legata ad alcune espressioni linguistiche piemontesi, talvolta di carattere storico-etimologico. Non mancano momenti di recitazione, poesie e racconti.

Sarà una buona occasione per trascorrere un tempo suggestivo, con un contenuto che diventa costruttivo, giacché il privilegio è non dover inventare nulla di nuovo, dando anzi una veste nuova a qualcosa che esiste già… doveva soltanto essere ri-scoperta!!

La comprensibilità è garantita a un pubblico anche di origine non piemontese.

L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI – di Jean Giono

Data: 26 Settembre 2023
Ora: 11.00
Luogo: Alba (Cn) - Teatro Sociale "G. Busca"

Reading musicale ispirato al libro di Jean Giono – per le scuole primarie e secondarie di primo grado

con Paolo Tibaldi (narratore)

con tre ottoni dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI: Antonello Mazzucco (trombone), Ercole Ceretta (tromba), Gabriele Amarù (corno)

L’uomo che piantava gli alberi è un breve racconto che parla di attaccamento alla vita e ritorno alla natura, la ricerca della felicità collettiva e comunitaria, l’apprezzamento per un lavoro onesto, silenzioso e solitario, per una fatica generosa  e libera, per uno sforzo tenace che lascia traccia, tutte cose che fanno pensare che la condizione umana, malgrado tutto, sia ammirabile, poiché da essa può nascere un’opera degna di Dio. Elzéard Bouffier, il pastore che passa tutta la sua vita seminando querce, faggi e betulle senz’altra ricompensa che il piacere e la soddisfazione di averlo fatto, può rappresentare una chiave di tutela ed indirizzo educativo per le giovanissime generazioni.

LINGUE DI TERRA – narrazione sulla civiltà piemontese

Data: 29 Settembre 2023
Ora: 21.00
Luogo: Alba, Teatro Sociale "G. Busca"
LocA3 Teatro_Tibaldi-Bessone

CON FILIPPO BESSONE E PAOLO TIBALDI

Ovunque ci sia una società umana, lo spirito irrefrenabile di comunicare si manifesta: sotto gli alberi, nei piccoli villaggi, sui palchi dei teatri, nelle metropoli internazionali, attorno al tavolo di una cucina.

Ri-conoscersi? Ri-conoscere gli altri all’interno di una civiltà? Un manifesto sociale può senz’altro essere la lingua parlata in quel luogo. Se la parola è prolungamento del corpo e strumento di comunicazione, è anche madre del pensiero, forma mentis con cui si viene educati. La parola (pronunciata o meno) può dettare l’azione; da essa spesso dipende l’approccio alla vita di una persona. La parola diventa allora identità?