Alla nostra diletta collina stiamo accanto; buonanotte e l’addormenti il canto.
Buonanotte a quel posto in cima lassú, buonanotte al vento che non chetava piú. Buonanotte a quei muri fatti di tempo, di storie, di gente.
Buonanotte alle mani sfiorate per sbaglio.
Buonanotte ai nostri paesi, che come presepi ci vegliano tutti i mesi; alle luci che si accendono, ai pozzi che rimbombano, ai sentieri che ci aspettano.
Buonanotte ai campanili di pietra o di mattoni, che ci ricordano ogni ora di essere un po’ più buoni.
Buonanotte ad ogni castello, anche se è facile far rima con bello. E allora buonanotte a quel mantello, che bianco si posa lieve per covare il pane: la neve.
Buonanotte a questo pezzo di cielo, alle stelle e alla luna, che sotto di lei ci scandisce, ci raduna.
Buonanotte fate della natura, fate di queste colline e della loro verdura. Agli Dèi che fanno brulicare gli animali tra i boschi, per farci respirare.
Ai profumi delle stagioni, alle trame degli orti, ai giochi nei giardini, ai capricci dei bambini.
Buonanotte ai desideri, a com’eri ieri, ai tuoi pensieri.
Buonanotte agli specchi, ai granai e alle cose astratte. Alle cose gialle, alle cose rosse, alle cose porporine.
Buonanotte agli altri specchi, agli orologi e alle loro metafore; alle cose tenere, clementi e aggraziate.
Buonanotte a quella coppia che l’altro giorno non c’era per nessuno:
spettinata, con le occhiaie e una tuta indosso, riempiva il carrello di gelato e vino rosso.
Buonanotte a chi lavora, anche solo con sé stesso;
buonanotte a chi non dorme perché ha dormito fino ad adesso.
Ai sortilegi, alle suggestioni, alle scorribande; buonanotte a chi sognava ed è rimasto in mutande.
Alle masche, al fuoco, ai pioppi e ai banditi; buonanotte alle querce, ai noccioli e alle viti.
Buonanotte a passioni, segreti e difetti; buonanotte a ciò che è nascosto nei nostri cassetti.
Sogni d’oro agli Eroi, ai codardi, ai balordi e ai baluardi.
Buonanotte anche a lui, che non è nelle Langhe, ma ci riempie gli occhi tanto si spande:
Re, miraggio, montagna, sorriso… buonanotte anche a te, nostro Monviso.
Buonanotte ai nostri morti, a questi versi sciolti e alle parole che oggi non servivano.
Buonanotte ai luoghi del cuore, quelli che non hanno bisogno di far troppo rumore.
Buonanotte anche a noi, esseri umani, buonanotte con la promessa più bella: a domani.